"IL GIOCO DELLE COPPIE" E IL DUBBIO SU COSA SIA VECCHIO E COSA SIA NUOVO

 

 

 

 

 

Huffington Post - 27 novembre 2021

 

Che cosa è vecchio e che cosa è nuovo nei nostri anni di rapide trasformazioni non sempre percepite? Nell’era degli algoritmi, che posizione assumere rispetto ai cambiamenti ineluttabili? Come fronteggiare la nostra angoscia di diventare obsoleti? Intorno a questi interrogativi ruota il film di Olivier Assayas Il gioco delle coppie, realizzato in Francia nel 2018, trasmesso recentemente da diversi canali Rai e ancora visibile su RaiPlay.
Raccontando la rivoluzione digitale nel mondo editoriale, Il gioco delle coppie si interroga sul futuro dei libri di carta, che devono oggi competere con i libri elettronici e con gli audiolibri (interrogativi analoghi scuotono il mondo del giornalismo, dove il declino dei giornali cartacei sembra irreversibile). Olivier Assayas scrive e dirige un’opera dal solido impianto drammaturgico, con dialoghi serrati che il quintetto attoriale sa interpretare magnificamente: Guillaume Canet spicca, ma anche Juliette Binoche, Vincent Macaigne, Nora Hamzawi, Christa Théret danno al film quel tocco di verosimiglianza che raramente si riscontra nelle produzioni italiane odierne.
Al piano esistenziale del racconto, con la crisi di due coppie interconnesse, si sovrappone con naturalezza il dibattito sulle idee, come nei migliori film diÉric Rohmer. E alla maniera di Rohmer Il gioco delle coppie è un film morale: il regista non pontifica e non giudica i comportamenti dei suoi personaggi, ma ci invita a interrogarci su alcuni dilemmi morali (per esempio: è giusto nelle opere letterarie trasporre con disinvoltura le vite delle persone che ci circondano?). Alla fine del film ci si ritrova frastornati, come è inevitabile quando si riflette sulla complessità del nostro presente.
L’opera ha forse qualche ellissi narrativa di troppo, per esempio nel raccontare le effusioni intime tra i personaggi. La delicatezza del cinema autoriale francese nel mostrare le scene intime è da sempre lodevole, ma in un film sul tradimento amoroso un maggiore approfondimento delle dinamiche psicologiche avrebbe giovato.
Il gioco delle coppie è un film vecchio o un film nuovo? Antica è la cifra stilistica di ascendenza rohmeriana, incandescente l’attualità dei temi. Da questa dialettica scaturisce un’opera che mi sembra davvero meritevole di essere definita contemporanea, un’opera meritevole di essere vista.

 

 

 

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