PAPA FRANCESCO SUPERSTAR

 

 

  

 

 

Huffington Post - 20 giugno 2020

 

Ci sono periodi in cui i giornalisti non sanno che cosa inventarsi per raccontare la realtà. Ci sono periodi in cui la ruota della storia gira all’impazzata, dando vita a tragedie come quelle di cui siamo attori e spettatori: il coronavirus, la crisi economica, il caos geopolitico. Ogni giorno ci svegliamo frastornati, accendiamo la macchina del caffè e veniamo travolti da un fiume di notizie imperscrutabili.
Davanti allo strapotere della realtà, in periodi così eccezionali agli artisti conviene il silenzio: che cosa potrebbe escogitare la nostra povera fantasia? Per il regista Alfred Hitchcock «il dramma è una vita dalla quale sono stati eliminati i momenti noiosi». Ma dove sono, in questa attualità, i momenti noiosi?
La realtà, quando vuole, è inarrivabile: quale drammaturgo, quale sceneggiatore, quale romanziere saprebbe immaginare un mistero come quello del mostro di Firenze? Fatti così scioccanti, colpi di scena così intricati, personaggi così sordidi?
Credo nel potere magico dell’arte e nella sua facoltà di redenzione, ma nessun evento teatrale - in questo 2020 - saprà essere più emozionante e più necessario del rito contro il coronavirus celebrato da Papa Francesco in Piazza San Pietro lo scorso 27 marzo.
Quel giorno eravamo tutti terrorizzati, segregati mentre il virus mieteva vittime nel paese. Gli scienziati non sapevano ancora quantificarne la malvagità. Come antidoto Papa Francesco volle celebrare una preghiera trasmessa in televisione: una specie di esorcismo metafisico contro il contagio. Eccolo il vecchio Papa, infreddolito e ieratico, al centro della grande piazza deserta. La pioggia incalzava le parole di Francesco, la sera lo avvolgeva a poco a poco.
A conclusione del rito, con mani quasi tremanti, il Papa impugnò l’ostensorio per la benedizione Urbi et Orbi: il suono delle campane sovrastava il lamento della pioggia, quando ecco – agghiacciante – la sirena di un’ambulanza avvicinarsi e svanire.
Un dettaglio così potente nessun regista avrebbe saputo inventarlo.

 

 

 

articoli

 

prima pagina