SCOPRIAMO CHE AL TEATRO DI TORDINONA

DEBUTTO' LA COMPAGNIA DI PIRANDELLO

 

 

 

 

 

Huffington Post - 15 gennaio 2022

 

Raccontare la storia di un teatro significa raccontare la storia del teatro, specialmente se si tratta del Tordinona di Roma, come l’araba fenice risorto più volte dalle proprie ceneri e ancora attivo a pochi metri da piazza Navona. Il Teatro Tordinona dal Seicento ad oggi. Maschere allo specchio di Renato Giordano, stampato dalla casa editrice Pagine, è un libro commovente: un viaggio nella memoria teatrale ricco di sfiziose notizie e di aneddoti di prima mano. Leggendolo scopriamo che al Teatro Tordinona debuttarono spettacoli della compagnia di Luigi Pirandello, che vi ebbe sede la sezione italiana dell’Actors Studio, che lo scrittore Andrea Camilleri si innamorò della sua futura moglie Rosetta proprio sul piccolo grande palcoscenico di via degli Acquasparta.
Oggi il Teatro Tordinona è una delle poche case della drammaturgia italiana contemporanea. Con la collaborazione di Ulisse Benedetti, Renato Giordano dirige il teatro con spirito libero e antisettario: non gli interessano le tessere politiche o estetiche, non gli interessano le mode culturali, gli interessano le idee teatrali. Una delle sue idee vincenti è il festival della drammaturgia italiana “Schegge d’autore”, che da vent’anni promuove il teatro breve di tanti affermati drammaturghi e offre una vetrina alle nuove leve.
Renato Giordano è un signor drammaturgo (rimarchevole il suo Doppio gioco, con protagonisti Giacomo Casanova e Lorenzo Da Ponte) e un maestro della regia teatrale. Le sue regie miscelano raffinatezza formale, una certa crudezza di ascendenza fassbinderiana e uno schietto gusto popolano. Recentemente ho visto l’atto unico Il banchetto di Pulcinella in tempo di peste: delicata metafora di questi ultimissimi anni con un finale traboccante di poesia.
Custode della memoria della drammaturgia italiana recente contro cui da mezzo secolo viene condotta una guerra spietata e insensata (si è trattato di un vero e proprio grande reset culturale che ha radiato dalle scene gli autori contemporanei), quando rievoca figure ingiustamente ridimensionate come per esempio il grande drammaturgo novecentesco Aldo Nicolaj, a Giordano brillano gli occhi. Se la nostra drammaturgia ha ancora una sua vitalità, è merito del lavoro culturale di personalità come Ulisse Benedetti e Renato Giordano.
Lunga vita al Teatro Tordinona.

 

 

 

articoli

 

prima pagina