VASCO RENDE INUTILE LA DOMANDA "CHISSA' SE E' ROCK O NO"

 

 

 

 

 

Huffington Post - 20 novembre 2021

 

Nella canzone Registrazione, interpretata da Battisti e scritta insieme a Velezia (pseudonimo della moglie Grazia Letizia Veronese), il grande Lucio nazionale si domandava maliziosamente: «Chissà se è rock o no». Effettivamente il concetto di rock è abbastanza vago e di ampia attribuzione, ma il genere rock gode da sempre di un pregiudizio favorevole, come se fosse ontologicamente superiore ad altri generi musicali. Un pregiudizio privo di fondamento estetico, giacché ogni creazione artistica va giudicata per se stessa, per il suo intrinseco valore o disvalore, al di là delle legittime personali preferenze in fatto di generi musicali.
Oggi nel nostro paese il rock è tornato in auge grazie al successo dei Màneskin e grazie al nuovo riuscito album di Vasco Rossi dal titolo Siamo qui. Un album variegato che contiene alcune canzoni di genuina musica rock, accanto a pezzi più romantici e a divertenti contaminazioni. Un respiro in più ricorda per esempio le ultime canzoni di Franco Califano (erano rock o no?) e vanta un bellissimo arrangiamento con malinconie alla Raoul Casadei, testimonianza del radicamento culturale di Vasco Rossi, rockstar italianissima: «Quando avrai realizzato che vivere / Non è più di una grande illusione / Quando avrai constatato che esistere / È soltanto un respiro in più».
Il cantautore di Zocca cammina verso i suoi settant’anni con la testa piena di domande: «Siamo qui, soli e delusi / A confondere quello che sei dentro quello che usi / Ma com’è? Ma cos’è? / Puoi rispondermi? Puoi rispondermi? / O vuoi nasconderti? / O vuoi proteggerti?».
Il brano più emozionante dell’album è Una canzone d’amore buttata via: «Non lasciarmi andar via / Non lasciare che sia / Una stupida storia / Una notte ubriaca / Una sola bugia / Non lasciarmi andar via / Non lasciare che sia / Una canzone d’amore buttata via». La canzone ha la ruvida dolcezza del Vasco migliore e non ha molto senso domandarsi: «Chissà se è rock o no». Vasco Rossi la interpreta con una grinta, con una semplicità, con una spontaneità che convincono, e questo suo crederci sempre fino in fondo è forse il segreto di una carriera quarantennale che tra alti e bassi ha musicato la vita di diverse generazioni.

 

 

 

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