ALLA FACCIA DEL PUBBLICO E DEL POPOLO JOYCE TIRA PIU' DI FABIO VOLO

 

 

  

 

 

Huffington Post - 1 agosto 2020

 

Troppi parlano in nome del popolo. La storia insegna che chi fa così è sospetto: ha in serbo contro il popolo qualche mascalzonata. Se parlare in nome del popolo è una truffa politica, parlare in nome del pubblico è una truffa culturale. Il pubblico? Quale? Ho sperimentato personalmente che gli spettatori di una piazza siciliana sono diversi da quelli di un teatro di Roma.
Un dirigente televisivo ha il diritto di scegliere la linea editoriale che ritiene migliore, ma non può nascondersi dietro l’alibi del pubblico: se ci propina programmi scadenti o il proprio immaginario di palta, ne porta la responsabilità culturale e politica. Ettore Bernabei, il più bravo direttore della nostra storia televisiva, proponeva agli italiani trasmissioni popolari ma eleganti, secondo il suo gusto e secondo l’ideologia della Democrazia Cristiana: non in nome del pubblico sovrano.

C’è forse una correlazione tra l’odierno populismo politico e decenni di populismo culturale?

Secondo l’ideologia del populismo culturale, le opere - per essere comprensibili da tutti - devono rivolgersi a un fruitore immaginario di tredici anni. Io di anni ne ho quarantacinque e mentre guardo un film o leggo un libro, non amo regredire all’età adolescenziale: voglio osservare le cose con la saggezza di un vecchio, oppure con il candore di un bambino. Forse è un problema mio, forse il problema è popolare.
Il banchiere Enrico Cuccia diceva che le azioni non si contano, si pesano. In arte vige un principio analogo: i giudizi letterari del grande critico Pietro Citati pesano giustamente più delle opinioni che esprimo io. E pesano più delle classifiche dei libri venduti. Uno non vale uno, in arte i numeri contano zero.
Del resto, l’ultimo giorno del mondo, quando gli angeli totalizzeranno i libri venduti in ogni nazione e in ogni epoca, avranno una bellissima sorpresa. Lo scrittore difficile James Joyce è un classico, vende pochi libri ma a tutte le latitudini e perennemente, Fabio Volo ne vende troppi qui e ora: alla faccia del pubblico e del popolo, quel giorno gli angeli scopriranno che Joyce tira più di Fabio Volo.

 

 

 

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